Ahmadreza Djalali è un ricercatore irano-svedese in Medicina dei disastri. Nell’ottobre 2017, Ahmadreza viene condannato a morte per “corruzione in Terra”, dopo un processo fondato su alcune confessioni estorte sotto tortura, quando il ricercatore si trovava in isolamento senza poter richiedere alcun avvocato. Nonostante i ripetuti appelli degli esperti delle Nazioni Unite per l’annullamento della condanna a morte e la scarcerazione, si va avanti comunque con questo irreversibile atto di ingiustizia. L’esecuzione sarebbe dovuta avvenire la mattina del 2 dicembre 2020 ma ieri è arrivato l’annuncio di un rinvio di qualche giorno. Siamo ancora in tempo per fermare tutto ciò e per agire in nome della giustizia.
Ecco il link dove poter firmare l’appello con Amnesty International.
Ricerche e redazione
Sara