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Pakistan: scuole chiuse per proteste e inquinamento

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Nella regione del Punjab, in Pakistan, sono state chiuse tutte le scuole e le università nella giornata del 18 ottobre per cercare di limitare le proteste, sfociate anche nella violenza, (poi vietate nei due giorni successivi) iniziate il 14 ottobre inseguito alla notizia di uno stupro compiuto nell’università di Lahore, capoluogo della provincia, nei confronti di una studentessa. Gli studenti hanno quindi protestato per una maggiore sicurezza nelle università, soprattutto per le ragazze, e un maggiore impegno da parte delle autorità per contrastare le violenza sessuali. La polizia ha dichiarato che non si sono trovate prove di questo stupro e che pertanto la notizia è una fake news, gli studenti hanno allora accusato le autorità di voler insabbiare l’accaduto.

Le scuole elementari (bambini dai 5 ai 9 anni) sono nuovamente chiuse, a tempo indeterminato, nella città di Lahore da inizio novembre, stavolta per l’inquinamento che ha raggiunto livelli 100 volte superiori alle linee guida annuali dell’Organizzazione mondiale della sanità sulla qualità dell’aria.  Il governo ha inoltre imposto di girare con la mascherina e di lavorare per il 50% da remoto nel settore terziario. Non è la prima volta che la città si trova in una situazione simile e, mentre quest’anno è al primo posto, l’anno scorso aveva raggiunto il quinto nella lista delle città più inquinate del mondo. Quelli che ne risentono di più sono ovviamente i bambini che, oltre ad avere negato il diritto all’istruzione, sono anche i più vulnerabili e rischiano di sviluppare malattie respiratorie e contrarre malattie infettive.

Ecco che l’inquinamento si dimostra nuovamente una questione di estrema attualità e da trattare con la massima urgenza e collaborazione, essendo una questione che riguarda tutto il mondo, dagli estremi fenomeni metereologici in Europa, come le alluvioni in Spagna e Italia, all’enorme nube di smog in Pakistan. Speriamo, quindi, che siano urgenza e collaborazione le protagoniste di questa COP29, ora in corso.

 

Ricerche e redazione

Irene

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