Il Tigray è la regione più a nord dell’Etiopia, conta 6 milioni di abitanti e confina a nord con l’Eritrea e a ovest con il Sudan.
Negli ultimi mesi è stata coinvolta nell’ennesima guerra africana, che ha visto il Fronte popolare di liberazione del Tigray (Tplf) attaccato dal governo federale del primo ministro etiope, Abiby Ahmed.
Il Tplf è stato al potere per 17 anni dopo la vittoria nel 1991 contro il dittatore Mariam, ma alla morte del suo leader e all’entrata in scena nel 2018 dell’attuale ministro Abiby, è stato emarginato e occasionalmente attaccato dal governo.
Attualmente la situazione è fuori controllo e sta coinvolgendo sempre di più le regioni vicine che rischiano di essere trascinate in questa sanguinosa guerra civile.
L’Eritrea è già stata coinvolta schierandosi con le milizie del primo ministro ma la situazione peggiore è quella di migliaia di profughi che sono conseguenza di questa guerra.
Sono 100mila i rifugiati eritrei e almeno 45mila gli etiopi in fuga verso il Sudan e le Nazioni Unite chiedono accessi sicuri ai campi profughi.
I canali di comunicazione sono stati chiusi ed è difficile ottenere notizie sicure sui progressivi risvolti del conflitto.
È certo che le conseguenze sono state devastanti e che guerre come queste non fanno che peggiorare la situazione critica del continente.
Ricerche e redazione
Sara