In Cina la popolazione degli uiguri, minoranza musulmana, da anni affronta repressioni e reclusioni in campi di “rieducazione” del governo, nei quali sono vittime di un vero e proprio lavaggio del cervello.
Senza aver commesso alcun crimine o rappresentare realmente un pericolo per la società, semplici credenti musulmani vengono imprigionati con l’accusa di essere estremisti religiosi.
È proprio in queste strutture che sta avvenendo la più grande incarcerazione di massa su base etnico-religiosa dopo la Seconda Guerra Mondiale.
Nonostante le richieste di membri del Parlamento Europeo e le numerose prove che incriminano il governo cinese, questo nega con fermezza ogni denuncia lasciando in funzione tali centri.
Ricerche
Sara e Elena
Redazione
Elena