Il massacro avvenuto il 3 ottobre è uno dei più violenti degli ultimi tempi. La banda criminale Gran Grif, la più potente e violenta, ha attaccato la cittadina di Pont-Sondé sparando a chiunque avessero di fronte e dando fuoco a case e automobili. Il bilancio delle vittime è di 115, tra cui anche donne e bambini, mentre sono oltre 6000 le persone che hanno abbandonato le loro case fuggendo nelle vicina cittadina di Saint-Marc. Questi sfollati si aggiungono agli oltre 700mila haitiani già fuggiti per le violenze delle bande criminali. Si pensa che questo attacco sia una ripercussione contro la cittadina di Pont-Sondé per essersi organizzata in gruppi di autodifesa e per essersi rifiutata di pagare una tangente imposta dalla banda.
La Gran Grif è soltanto una delle numerose bande criminali che ormai da anni diffondono violenza nel paese, in particolare nella zona della capitale Port-au-Prince, ma che nell’ultimo periodo stanno acquistando sempre più potere, soprattutto da marzo quando, coalizzandosi, hanno fatto dimettere il primo ministro, Ariel Henry. Inoltre nel corso di quest’anno sono aumentante le violenze e gli abusi contro i bambini, in più in risposta alla Missione multinazionale guidata dal Kenya, le bande hanno aumentato i reclutamento tra i bambini, spinti a commettere violenze e atti illegali dalla fame. Si conta che il 30 % dei membri delle bande criminali siano minorenni.
Ricerche e redazione:
Irene V.