Sei anni fa, nel 2015, in Yemen iniziò uno dei conflitti più violenti e sanguinosi della storia odierna che, a tutt’oggi, i cittadini yemeniti stanno vivendo: quella che sarebbe dovuta essere una rapida guerra al fine di ripristinare il controllo del Nord del paese da parte del governo, che era stato sopraffatto dalle milizie dei ribelli, si è rivelata una vera e propria catastrofe difficile da placare. «Le proiezioni per il 2021 sono agghiaccianti: 16,2 milioni di persone soffriranno la fame anche mantenendo il livello attuale di assistenza umanitaria. Parliamo di metà della popolazione» queste sono parole di Mariana Semenza, una ragazza che vive in Yemen da circa 3 anni e che ha visto la maggior parte della popolazione vivere in totale povertà, bambini lavorare in mercati in cui si raccoglie droga, bambine essere costrette a sposarsi con uomini molto più grandi…

Da sei anni in Yemen la gente muore a causa di malattie, malnutrizione o armi da fuoco e sicuramente l’arrivo dell’emergenza sanitaria, in seguito all’avvento del Covid 19, non ha aiutato: a causa della guerra infatti molti ospedali sono stati distrutti e il posto per la terapia intensiva è minimo. Nonostante l’incessante conflitto, la pandemia in corso, la carestia e il così alto tasso di mortalità, la popolazione dello Yemen non si arrende e crede ancora in un ritorno alla pace.

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Chiara