Le donne hanno sempre lottato per i loro diritti: in alcuni paesi sono riuscite ad ottenere grandi risultati e oggi hanno raggiunto la parità dei sessi ma in paesi come il Sudan questa lotta si sta ancora svolgendo. Le donne sono obbligate a portare veli e burka, non possono ricontrarre matrimonio e non possono partecipare a manifestazioni sportive. Finalmente però sono stati fatti grandi progressi in questo campo: il primo ministro Abdalla Hamdok ha abrogato le leggi sull’ordine pubblico che permettevano la violenza sulle donne che venivano frustate, umiliate e non avevano gli stessi diritti degli uomini. Il 25 novembre, in Sudan, si è fatta la prima marcia per la giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Nonostante i miglioramenti fatti riguardanti i diritti delle donne, tuttavia, continuano ad esserci gravi problemi, causati principalmente dalle guerre: nello stato di Darfur, una provincia del Sudan, sono ricominciate violenze che si sono verificate in seguito allo scioglimento dell’accordo di pace fatto nel 2019 tra le tribù Beni Amer e i gruppi Nuba del Nord Kordofan. Dati risalenti a febbraio riportano che, a partire dalla fine di dicembre 2019, questi scontri abbiano causato 54 morti, 60 feriti e 40mila sfollati.
Ricerche e redazione
Sara e Chiara