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Etiopia: riprendono le tensioni nel Tigrè

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Nel biennio 2020-2022 c’è stato us sanguinoso conflitto in Etiopia combattuto tra le forze del Fronte di liberazione del popolo del Tigrè (Tplf) e l’esercito etiope. Il conflitto si era concluso con gli Accordi di Pretoria supervisionati dall’Unione Africana. Sta per cominciare un nuovo conflitto?

Ad agosto il Tplf, si è divisa in due frazioni, una di queste, guidata da Debretsion Gebremichael, accusa l’altra, di cui fa parte il governatore del Tigrè Getachew Reda, di essere corrotta e troppo vicina al governo federale etiope. Ad ottobre Debretsion aveva espulso dal partito Getachew e altri membri a lui vicini. Come risposta Getachew il 10 marzo ha sospeso alcuni generali ritenuti appartenenti alla fazione di Debretsion.

Se fino a quel momento gli scontri avvenivano sul piano politico, le cose sono cambiate quando l’11 marzo la fazione del Tplf guidata da Debretsion ha preso il controllo di Adigrat, la seconda città più popolosa dell’area, e dell’aeroporto di Macallè, la capitale del Tigrè. Sono state segnalate sparatorie sui civili che protestavano e la fazione sembra abbia preso controllo di uffici e istituzioni imponendo ai posti di comando uomini vicini alla fazione. Getachew si è appellato al governo federale e alla comunità internazionale affinché intervengano per evitare un’escalation del conflitto.

Inoltre si stanno deteriorando sempre di più anche i rapporti tra Etiopia e la vicina Eritrea. I due paesi si erano riavvicinati nel 2019 grazie agli sforzi del primo ministro Abiy Ahmed, per i quali aveva vinto il premio Nobel per la pace. Nel conflitto del biennio 2020-22, l’Eritrea aveva allora combattuto al fianco dell’esercito regolare etiope contro il Tplf. Tuttavia, Getachew ora accusa il governo eritreo di appoggiare la fazione di Debretsion per destabilizzare il governo di Abiy. A intensificare le tensioni tra i due paesi, inoltre, c’è il fatto che le truppe eritree non si sono mai del tutto ritirate dalla regione e che è noto il desiderio dell’Etiopia di avere accesso ad uno sbocco sul Mar Rosso. Il governo Etiope ha schierato l’esercito sul confine e il dittatore eritreo Isaias Afwerki ha ordinato una mobilitazione militare su scala nazionale.

(In Etiopia si usano generalmente i nomi propri per indicare le persone e non i patronimici)

 

Ricerche e redazione:

Irene

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