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Tuvalu e Australia: provvedimenti per il cambiamento climatico

  • Categoria dell'articolo:Ambiente / Oceania
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L’Australia sta per concludere  un accordo con lo stato-arcipelago di Tuvalu che offre “rifugio climatico”. Infatti gli abitati di queste isole sono i più vulnerabili al mondo per l’innalzamento del livello dei mari e secondo la Nasa l’acqua è già salita di 15 cm negli ultimi 30 anni. Per questo l’Australia con il “Falepili Union”  (Fale pili vuol dire “prendersi cura dei vicini”) garantirà 280 visti all’anno agli abitanti di Tuvalu per poter avere una residenza permanente in Australia, oltre ad aiutare l’arcipelago ad adattarsi ai cambiamenti climatici.

C’è però un punto del Falepili Union che ci fa chiedere se l’Australia voglia solo aiutare Tuvalu o se invece abbia altri interessi. L’articolo 4 al paragrafo 4 è, infatti, visto da molti come un modo per sottrarre le isole del Pacifico dall’influenza cinese: “Tuvalu concorderà reciprocamente con l’Australia qualsiasi partnership, accordo o impegno con qualsiasi altro Stato o entità su questioni relative alla sicurezza e alla difesa. Tali questioni includono, ma non sono limitate a, difesa, polizia, protezione delle frontiere, sicurezza informatica e infrastrutture critiche, compresi porti, telecomunicazioni e infrastrutture energetiche”

Anche per questo, nonostante Tuvalu sia intenzionata a mantenere la propria sovranità, come dimostra l’articolo 2 del Falepili Union ( “lo stato e la sovranità di Tuvalu continueranno, e i diritti e i doveri ad essa inerenti saranno mantenuti, nonostante l’impatto dell’innalzamento del livello del mare legato ai cambiamenti climatici”) e i recenti cambiamenti apportati alla Costituzione, la cultura e l’identità di questo stato saranno a rischio nei prossimi anni.

Tra le altre criticità del trattato gli attivisti evidenziano il fatto che l’Australia non si impegna a ridurre le emissioni, principale causa dell’innalzamento dei mari.

Nonostante tutti i dubbi questo accordo è molto importante in quanto è il primo al mondo che permette una migrazione esplicitamente per i cambiamenti climatici.

 

Ricerche e Redazione

Irene

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